martedì 26 febbraio 2013

La fine di Fini

Non c’è solo Fini che non rientra alla Camera. C’è il risultato minimo dei Fratelli d’Italia. E il fallimento di Storace. Il risultato a sorpresa di Berlusconi è tanto più importante in quanto ottenuto con lo squagliamento dell’alleato ex missino.
Il partito di Fini era arrivato al 15,7 per cento del voto nazionale nel 1996. Ma è naufragato alla prova dei fatti. Di Fini leader politico in proprio, dalla presidenza della Camera. Dei suoi in qualità di amministratori. Con l’eccezione, forse, del presidente della Regione Calabria, Scopelliti, dappertutto altrove gli ex missini sono stati una zavorra per il centro-destra. Da ultimo alla Regione Lazio, con Polverini e Storace – e a maggio, tutto lascia prevedere, con Alemanno al Comune di Roma.
Fini e i suoi scompaiono dopo vent’anni di governo aver lasciato una sola legge, né un’idea di legge. Giusto la Bossi-Fini che regola l’immigrazione, da tutti riprovata, incluso o stesso Fini.   

Nessun commento:

Posta un commento