Sia la ‘ndrangheta una mafia tribale, anzi
familiare in senso stretto, di consanguinei, come Letizia Paoli bene argomenta.
Per questo quindi impenetrabile, anche nel pentitismo: i manovali a cottimo
sono pochi, e sanno poco. E per questi stessi fatti più pericolosa, come vuole
la studiosa. Ma anche il contrario è vero – o dovrebbe esserlo. La ‘ndrangheta
non è una rete, un’organizzazione a maglie larghe, variabile. È identificabile,
Paoli la quantifica in una novantina di “famiglie”. Ma per ciò stesso agevolmente
punibile: su un gruppo ristretto e noto, l’investigazione e la repressione
dovrebbero essere agevoli.
L’osservazione diretta lo conferma: le
famiglie mafiose calabresi sono circoscritte e conosciute per esserlo. Perfino
nei singoli elementi familiari che non lo sono, che si vogliono estranei al
malaffare - è possibile. Ma sono talmente note che
riesce incomprensibile ai più - questo è il punto - che non siano perseguite o stroncate. Se non dopo
decenni di attività criminosa, e per lasciare spazio ad altra famiglie mafiose.
Nel corso di tre generazioni, ciò è
avvenuto per il contrabbando di sigarette, le banconote false, le guardianie, i
taglieggiamenti, i terreni, gli immobili, gli appalti, i sequestri di persona,
la droga - la coltivazione (marijuana),
il commercio all’ingrosso (trasporto, distribuzione) – e le attività
finanziarie (banche, credito al consumo). Senza che il crimine fosse bloccato e
nemmeno contrastato.
Lo stesso per l’espansione delle stesse
famiglie fuori dai paesi di origine. Dapprima in Canada e Australia, attraverso
l’emigrazione di figli e nipoti. Da qualche tempo in Germania, in Lombardia e a
Roma, attraverso gli investimenti e la distribuzione della droga. Il fatto era
noto ai carabinieri, che nelle decadi 1970-1980, quando i controlli a rete
(intercettazioni e movimenti bancari) erano limitati in Italia, potevano
compilare dettagliati dossier, con
vere e proprie genealogie e tavole sinottiche che identificavano di ogni famiglia
le più risposte articolazioni, generi e nuore comprese, e compari, grazie alle
informazioni ottenute via Interpol dalle polizie canadese e australiana.
Letizia Paoli, Fratelli di mafia. Cosa Nostra e ‘ndrangheta
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