Uno sguardo sulla Germania, di cui Angela Merkel è
senz’altro il politico migliore, non avrebbe però guastato. Tanto più se essa
deve fare a meno del suo partito, la Cdu. Questa Germania è, al meglio, Angela Merkel; nel suo partito, nella Csu bavarese,
tra i socialdemocratici, i liberali, la Linke, c’è solo di peggio.
Uno sguardo sull’Europa, di cui la cancelliera è padrona, potrebbe anch’esso sollevare dubbi sulla tesi di Gertrud Höhler. È l’Italia che ha più di tutto contribuito da ultimo al potere di Angela Merkel nell’ultimo anno e mezzo. Come la Francia, prima dell’Italia. Ma non a un secondo pensiero: ciò è avvenuto solo perché la categoria della servitù volontaria esiste, impersonata da Monti, da Sarkozy, willing executioners - anche se di politiche meno cruente di quelle della categoria. Il rigorismo fiscale, imposto dalla cancelliera in tempo di crisi, è stato un pretesto, chiaro a tutti.
Un libro tuttavia importante, che a torto si sottovaluta. Höhler, saggista politica, fu a lungo collaboratrice di Helmut Kohl, e quindi è prevenuta contro la “ragazza dell’Est”, che a suo tempo liquidò cinica il suo mallevadore politico. Ma mette in quadro, e spiega con notevoli argomenti e dati, almeno un contesto, la perversa deriva della Germania nella crisi: lo sfruttamento dei partner europei, dei più deboli finanziariamente (Italia inclusa) o politicamente (Francia), a meno di non essere infeudati (Polonia, Olanda, Austria).
Uno sguardo sull’Europa, di cui la cancelliera è padrona, potrebbe anch’esso sollevare dubbi sulla tesi di Gertrud Höhler. È l’Italia che ha più di tutto contribuito da ultimo al potere di Angela Merkel nell’ultimo anno e mezzo. Come la Francia, prima dell’Italia. Ma non a un secondo pensiero: ciò è avvenuto solo perché la categoria della servitù volontaria esiste, impersonata da Monti, da Sarkozy, willing executioners - anche se di politiche meno cruente di quelle della categoria. Il rigorismo fiscale, imposto dalla cancelliera in tempo di crisi, è stato un pretesto, chiaro a tutti.
Un libro tuttavia importante, che a torto si sottovaluta. Höhler, saggista politica, fu a lungo collaboratrice di Helmut Kohl, e quindi è prevenuta contro la “ragazza dell’Est”, che a suo tempo liquidò cinica il suo mallevadore politico. Ma mette in quadro, e spiega con notevoli argomenti e dati, almeno un contesto, la perversa deriva della Germania nella crisi: lo sfruttamento dei partner europei, dei più deboli finanziariamente (Italia inclusa) o politicamente (Francia), a meno di non essere infeudati (Polonia, Olanda, Austria).
Gertrud Höhler, Sistema Merkel, Castelvecchi,
pp. 288 € 18,50
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