mercoledì 27 febbraio 2013

Se l’estrema destra incontra la sinistra

I suoi milioni di elettori sono contestatori. I suoi eletti sono smanettatori, qualcuno piccolo imprenditore o manager informatico. Grillo è di destra, anche estrema – pura e dura. Su tutte le cose che si sanno: euro e Europa (“sovranità monetaria), banche, ambiente, gli Usa, Israele, l’Iran. Sugli immigrati non si è pronunciato, ma in Sicilia sanno che è contro.
È probabile che Grillo radichi in Italia le politiche di estrema destra, o destra pulita, finora senza cittadinanza. In regime democratico, di libertà di voto e di espressione. Come ha fatto in Francia Le Pen – anche se in Italia senza proclamarlo. Ma si muove già su una traccia conosciuta, di una certa sinistra che incontra una certa destra. Quella di origine e natura sovietica, anticapitalistica, antioccidentale, con la destra radicale, “incorrotta”. 
La sinistra che incontra la destra, tema di molte considerazioni in questo blog, sotto l’etichetta “Il mondo com’è”, è stato fino all’ultimo, negli anni del terrorismo, il tormentone di Julius Evola: “Il fascismo non è di destra”. Oltre che in Germania nei primi anni 1930, si incontravano da giovani anche Berlinguer e Pino Rauti.

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