Napolitano,
che non ha spostato due mesi fa, quando ha dovuto chiamare i comizi elettorali,
la visita in calendario in Germania, ne è un segno: è l’ultimo paese che avrebbe
dovuto visitare, dopo un voto che si sapeva controverso, per riaffermare che l’Italia
è in Europa. Napolitano, specialista di politica internazionale, non sa che la
Germania non ha mai rispettato un trattato? Che non sa avere alleati – non è
gli Usa, o l’Inghilterra, è un altro mondo - ma solo subalterni? Che la
cancelliera Merkel è famosa in patria per il cinismo?
La
Germania è quella che, per diciotto lunghissimi mesi, ha fatto campagna,
profferito minacce e disposto misure contro la Bce e contro il debito italiano.
Un anno e mezzo in cui la Volkswagen ha denigrato la Fiat quasi giornalmente -
col sostegno dei migliori giornalisti italiani, è vero, ma è gratuito? Senza
darsi pensiero, la Vw, che il fallimento della Fiat sarebbe il fallimento
dell’Italia, e quindi del suo secondo o terzo mercato europeo. O, la
cancelliera, che la Germania fallisce con l’Italia. La Germania lavora così.
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