sabato 16 marzo 2013

Il conflitto d’interessi a perdere

Superbonus a La 7 (TI Media) per festeggiare la cessione dell’emittente: a fronte di un incasso di un milione sono stati concesse gratifiche per almeno tre milioni, a Stella, Salvemini, Ghigliani. A manager di un’azienda che ogni anno perdeva 80-90 milioni (un miliardo in dodici anni). E il 2012 ha chiuso col botto, in rosso di 240 milioni. Dopo aver più che raddoppiato il debito in dodici mesi, da 121 a 260 milioni.
Si dice che le buonuscite siano un  sospiro di sollievo degli azionisti per essersi comunque liberati di perdite e debiti..Anche se alla cifra simbolica di un milione. Ma non ci sono solo le perdite: La 7 è la terza o quarta emittente tv. Specialista nei suoi programmi di maggior ascolto - il tg di Mentana, Santoro, Lerner - di critiche alle banche. Che ne sono le proprietarie, e hanno pagato questi dodici anni di perdite: Intesa e Mediobanca (da sola e con Generali, che è di Mediobanca e altre banche).
Non è il solo caso di “investimento in critiche”, o di conflitto d’interesse a perdere. Più rilevante è quello, ormai quarantennale, della Fiat in Rcs, il gruppo editoriale milanese, direttamente e tramite Mediobanca. Da cui ha avuto e ha campagne ostili a ripetizione, anche infondate, soprattutto sul “Corriere della sera” (sui conti, l’acquisto di Chrysler, i licenziamenti, i modelli, l’Alfa Romeo).

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