Senza attori di richiamo, senza effetti speciali,
nemmeno una lente 3 D, a pochi anni da altri “Pinocchio” celebri, su un racconto
che tutti conoscono, anche i bambini, un forte coinvolgimento di pubblico, uno
dei film più visti. Il segreto? Non si dice, ma dev’essere nel trattamento di D’Alò
e Umberto Marino, che l’“avventura” del marmocchio di legno restringe al solo
rapporto tra padre e figlio. Senza madre, com’è noto, ma qui è un vero rapporto
affettivo, non un gioco.
Enzo D’Alò-Lorenzo Mattotti, Pinocchio
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