sabato 16 marzo 2013

Il figlio del padre

Senza attori di richiamo, senza effetti speciali, nemmeno una lente 3 D, a pochi anni da altri “Pinocchio” celebri, su un racconto che tutti conoscono, anche i bambini, un forte coinvolgimento di pubblico, uno dei film più visti. Il segreto? Non si dice, ma dev’essere nel trattamento di D’Alò e Umberto Marino, che l’“avventura” del marmocchio di legno restringe al solo rapporto tra padre e figlio. Senza madre, com’è noto, ma qui è un vero rapporto affettivo, non un gioco.
Enzo D’Alò-Lorenzo Mattotti, Pinocchio

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