Donna Eleonora è storia, fece la giustizia a Palermo
per quattro settimane nel 1677 dopo la morte del viceré suo marito, fino
all’arrivo del nuovo viceré spagnolo. Nella seconda parte Ruby cede i posto alla pedofilia.
A opera dell’arcivescovo. Un’altra vicenda politicamente corretta. Ma, senza
riferimenti d’obbligo a persone o fatti conosciuti, questa si legge (quasi)
come Dostoevskij a quindici anni, piena di ricatti e assassinii. Per il resto Camilleri si diverte. Per trecento ripetitive pagine. E in dialetto, che
qui “non ci azzecca”. Anche Palermo, è tutta bordello.
Si divertono pure i suoi lettori: in vendita venerdì
8, per la festa delle donne, il prolisso racconto boccaccesco domenica era già
solo in testa alle classifiche. Questo è interessante..
Andrea Camilleri, La
rivoluzione della luna, Sellerio, pp. 280 € 14
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