Venerdì il capomastro ai Ronchi segue con la cazzuola, con la mano destra, la colata di cemento armato, mentre con la sinistra risponde al cellulare. Sabato a Bagno Vignoni, al ristorante dell’albergo Posta di fronte alla piscina termale, l’idraulico di Pistoia chiude sbuffando sdegnato il cellulare, “non se ne può più”, dopo aver risposto freneticamente che è in vacanza. Da un lato fa piacere, che il muratore e l’idraulico siano più richiesti del primario. Non fosse per il dubbio: non evaderanno l’Iva? La popolarità si crea facile così, e l’abbondanza. E l’Irpef?
Domenica il capomastro parte in vacanza sul Mar Rosso, lasciando il lavoro a metà. Lunedì la colf a ore del vicino viene con Suv Bmw. Forse non paga il bollo, ammesso che il Suv sia di seconda mano. O perché è alta, ben fatta, giovane, procace. Ma è una seria, porta gli occhiali da miope e ha imparato subito l’italiano, non dev’essere una che fa altri lavori.
Al ritorno a Roma delle avances insistite si ascoltano, di conoscenti o giovani che non trovano occupazione, perché il sindaco ha aperto in vista delle elezioni i concorsi per vigile urbano e all'Atac, pare. Ma come si fa? Informarsi è possibile, come no, ma le conoscenze non contano, i posti hanno un prezzo: venticinquemila euro per il vigile e il doppio, chissà perché, per guidare un mezzo pubblico. Le famiglie sono disposte a consorziarsi per raccogliere il necessario, ma la cosa non è illegale?
È anche irrazionale: pagare cinquantamila euro per guidare un mezzo pubblico, il mestiere più faticoso e pericoloso. Mah! Non abbattersi è più che mai necessario.
Ma la colf a ore si è fatta rifare le palpebre, che cadevano. Da un chirurgo plastico naturalmente. Che opera al san Carlo, che è un ospedale pubblico.
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