domenica 21 aprile 2013

I fasciocomunisti

Rodotà portato da Roberta Lombardi, mussoliniana: “Rodotà presidente di tutti”.
Anche Rodotà che s’inchina a Grillo non è male: è anche lui per la “sovranità monetaria”?.
Alessandra Moretti, la bella di Bersani negli studios, obiettrice di coscienza su Marini, già addetta del capo di An nel Veneto, Giorgio Carollo.
I fratelli Borsellino.
I tanti giudici e giornalisti: Di Pietro, De Magistris, Travaglio, un’infinità, che spiegano al partito Democratico come deve fare, e s’arrabbiano.
Umberto Croppi, regista dell’elezione di Alemanno a sindaco di Roma nel 2008 e suo assessore alla Cultura, che ora vuole fare l’assessore alla cultura di Ignazio Marino.
Un “entrismo” devastante. Tanto più che il Pd ha mantenuto del vecchio Pci la tattica di dare visibilità ai nuovi entranti - un tempo per stimolare il proselitismo, ora per adeguarsi al nuovo.
Le categorie del politico sono desuete nell’Italia “postmoderna”, in cui tutto cioè è tutto. Ma questi sono impegnati a impedire al Pd ogni politica. Con la categoria politica dell’incorruttibilità, la più facile.

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