Il risultato elettorale ha confermato un
ribaltamento della forza relativa all’interno del Pd, tra ex Pci e ex Dc. Della
forza elettorale, perché il partito è saldamente ex Pci, o è risentito come
tale, il partito di Berlinguer, o dei duri-e-puri, molto settario. Sempre meno ex Pci votano Pd, oppure votano Vendola, Ingroia-Di Pietro, Grillo, l’astensione, la Lega. C’è comunque più spirito di corpo, pur tra le divisioni, tra gli ex Dc,
tutti devoti confessionali seppure senza più confessori, e anzi spavaldi. E
meno tra gli ex Pci, non avvezzi alla concordia
discors.
È l’effetto del primo voto di Berlusconi catturato, grazie a Monti che, pur fallendo, ha intercettato la Lombardia. E si punta con buona certezza sul Sud, che sarebbe pronto a un cenno per rischierarsi. Dopo essersi tenuto lontano dall’urna a febbraio: non per Casini-Monti, balorde ruote di scorta del Pd, ma non più con Berlusconi.
Non è un segreto per nessuno, solo per i giornali, redazioni ligie al centralismo democratico, che per i Letta, i Franceschini e i Bonanni, Bersani e Camusso sono “i comunisti”. Nemmeno “quelli là”, proprio i vecchi “comunisti”. È tutta Dc la strategia d’imbossolare Bersani nel non-governo, con la pregiudiziale anti-Berlusconi. I più incondizionali sono Bindi & co., vecchio pedigree democristiano. Per prendersi (riprendersi) i voti di Berlusconi, naturalmente. Ma intanto, sul sicuro, per liquidare Bersani e indebolire la componente laica e socialista.
È l’effetto del primo voto di Berlusconi catturato, grazie a Monti che, pur fallendo, ha intercettato la Lombardia. E si punta con buona certezza sul Sud, che sarebbe pronto a un cenno per rischierarsi. Dopo essersi tenuto lontano dall’urna a febbraio: non per Casini-Monti, balorde ruote di scorta del Pd, ma non più con Berlusconi.
Non è un segreto per nessuno, solo per i giornali, redazioni ligie al centralismo democratico, che per i Letta, i Franceschini e i Bonanni, Bersani e Camusso sono “i comunisti”. Nemmeno “quelli là”, proprio i vecchi “comunisti”. È tutta Dc la strategia d’imbossolare Bersani nel non-governo, con la pregiudiziale anti-Berlusconi. I più incondizionali sono Bindi & co., vecchio pedigree democristiano. Per prendersi (riprendersi) i voti di Berlusconi, naturalmente. Ma intanto, sul sicuro, per liquidare Bersani e indebolire la componente laica e socialista.
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