È la storia di Algeri al tempo dell’integralismo
islamico, una ventina d’anni fa. Tra “collaboratori di giustizia” che vivono
come topi, e “patrioti” che hanno deciso “di sfidare la morte anziché subire la
vita”. In una città e una repubblica che non hanno più nulla della liberazione
che evocano, sono quinte di affari. Il finale è predicatorio. Per un’analisi del
passaggio dal “socialismo mendicante” allo “spirito d’iniziativa”, complice il
terrorismo, che è però magistrale – la migliore scienza politica è dei
romanzieri?
Yasmina Khadra, Doppio bianco
Nessun commento:
Posta un commento