martedì 30 aprile 2013

La migliore storia è dei romanzieri

Un racconto svelto, apparentemente scritto con la mano sinistra, di un’incredibile felicità espressiva. In ogni piega, costruita o naturale. Ancora più incredibile è la traduzione, di Stefania Cherchi, che l’asseconda e anzi la facilita – Yasmina Khadra è pur sempre un algerino che scrive in francese: un beneficio che si apprezza alla distanza. Il segreto della scrittura è la non scrittura.
È la storia di Algeri al tempo dell’integralismo islamico, una ventina d’anni fa. Tra “collaboratori di giustizia” che vivono come topi, e “patrioti” che hanno deciso “di sfidare la morte anziché subire la vita”. In una città e una repubblica che non hanno più nulla della liberazione che evocano, sono quinte di affari. Il finale è predicatorio. Per un’analisi del passaggio dal “socialismo mendicante” allo “spirito d’iniziativa”, complice il terrorismo, che è però magistrale – la migliore scienza politica è dei romanzieri?
Yasmina Khadra, Doppio bianco

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