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martedì 9 aprile 2013

Ombre - 172


C’erano rom in fila alle primarie Pd per il sindaco di Roma, loro che non sanno in che città sono, non gliene frega, e non hanno la residenza. Pagati da Berlusconi per screditare il partito? No, dalle onlus che li patrocinano, per sostenere il proprio candidato – le onlus vivono di denaro pubblico, quindi curano i referenti.
Le onlus che insegnano, a spese pubbliche, la corruzione politica ai rom, questa è una vera modernizzazione.

Se non fosse successo, sarebbe stato difficile immaginarlo. Un partito che ha la maggioranza alla Camera. Il presidente della Repubblica. I giudici, i giornali e le tv. E una crisi che impone un programma obbligato. Ma s’impantana in un non-governo di saggi. Che non sono saggi.

Claudio Sardo propone a modello di governo a Fabrizio Roncone il monocolore Dc del 1976. Che il “Corriere della sera” sintetizza così: “Il governo Moro si formò anche grazie a una serie di stratagemmi: astensioni e strategiche uscite dall’Aula al momento del voto”.
Il monocolore era di Andreotti ma pazienza, certa memoria sa essere ben più delittuosa. Ma ridurre Moro, l’innominato Berlinguer, il compromesso, e (quasi) quarant’anni di storia a dei trucchetti è più tracotanza o stupidità?

Si torni da un viaggio all’estero e a Fiumicino si chieda di ascoltare la radio. Il Gr 3 apre con le primarie del Pd nei Comuni. A seguire dichiarazioni sparse di politici sul governo che vorrebbero. Quindi papa Francesco, che ha menzionato sette volte (o ventisette?) la pazienza. Quindi la manifestazione a Taranto di quattromila anti-acciaieria. Infine il dato del ministero del Lavoro: un milione di nuovi disoccupati nel solo 2012. Il Gr 1 poco dopo ci mette prima anche la Corea. Il Gr 2 non menziona i disoccupati. I Gr della Rai. E uno si chiede: in che paese sono atterrato.

Ma è più bravo Pelizzoli o Buffon? Salva più gol il portiere dell’ultima o della prima in classifica?

Casini imputa a Monti il suo fallimento. E viceversa. Pura farsa Dc. Non vecchia, però, perché prende sempre tanti voti. Benché tra guitti mediocri. Ne risulta più evidente – più che nel fenomeno Berlusconi - che è l’opposizione che non consente di fare altrimenti, di liberare il voto, di liberare l’Italia.

La Curia di Milano fa spiegare la crisi ai suoi preti dagli specialisti della Bocconi. Dagli stessi cioè che l’hanno provocata. San Carlo Borromeo l’avrebbe spiegata lui, alla Bocconi.

Panel di sinistra, renziana, bersaniana, dipietrista, attorno a Salvatore Settis a “Zeta” di Gad Lerner. I problemi più urgenti sono la cittadinanza agli immigrati e il conflitto d’interessi. Irridendo nelle pause a Grillo. Non una sacrestia, un incubo.

Milano senza pudore. Dove si può manifestare contro i giudici nelle stesse aule del tribunale. O in piazza insolentire i Procuratori della Repubblica, anche loro giudici. E le giudici di Berlusconi si fanno dare delle vendute. Ma dov’è la mancanza di pudore?

Uno studio di George  Soros, di una società lontanamente collegata a Soros, in una sua mezza paginetta, dice che la recessione in  Italia è la peggiore dal 1943. È così che la recessione si merita finalmente la prima pagina.

Cosmopolita, moderna e tutto, la presidente della Camera Boldrini le prime cose ha fatto, oltre all’ammuina moralistica, è stato di assumere personale del suo partito: portavoce Roberto Natale, di Sel, e consigliere politico l’ex deputato Leoni, di Sel. Solo per l’ufficio stampa ha concesso qualcosa, nominandone a capo Valentina Loiero, del Pd.

Il peggio dello scherzo a Onida, che si dà del rincoglionito e dice una furbata il suo incarico di saggio per conto di Napolitano, è quando il conduttore rivela perché ha scelto l’imitazione della Hack per trarre in inganno il giudice: “Sì, perché alla Hack nessuno si rifiuta di rispondere”. Detto da un superdemocrat, quale il conduttore ai atteggia, a una icona del partito.

Il Real Madrid fu finanziato nel 1998 dal governo spagnolo, e per esso dalla municipalità di Madrid, col regalo di uno sterminato ettaraggio, che poi il club “valorizzò” (rivendette) a caro prezzo. Tutto noto. Ma l’Antistrust europeo ci arriva ora, dopo quindici anni e alquante coppe falsate.

“Perché la Benedizione di Pasqua l’ha fatta in italiano?” si chiede Harald Schmidt nella trasmissione del 2 aprile su Sky Deutschland, e si risponde: “Ah sì, giusto, parla la lingua dei poveri”. È la battuta di un comico, fa ridere, è lieve nei sottintesi, ma fa infuriare l’Italia, la rete e anche i grandi giornali. L’aria è proprio brutta.
Ma sempre con cautela: la Bundesbank e la Deutsche Bank non scandalizzano, il comico bravo sì.

La “Frankfurter” non è da meno. Il giornalone moderato si accorge infine dei sentimenti antitedeschi in Italia, e opina che Angela Merkel potrebbe rinunciare alla lunga frequentazione di Ischia – la invita cioè al bel gesto.

Grillo irride all’ipotesi Prodi al Quirinale: “Cancellerebbe Berlusconi dalle carte geografiche”. I grandi giornali rigorosamente democrat prendono la battura per un complimento, e già calcolano che Prodi sarà presidente con i voti di Grillo...
Perfino Grillo è più garantista? Politico di razza e non di trivio.

Maria De Filippi si rilancia con Renzi e la grande coalizione. Ha bisogno di rilanciarsi, benché primatista di ascolti, perché Bersani l’aveva esclusa dalle consultazioni per il governo, una delle poche.

Fa impressione vedere il capo dell’(ex) partito della sinistra umiliarsi di fronte a una Lombardi, che ride. Il cui unico precedente è che era – è – fascista, il genere fasciocomunista che tanto piace agli (ex) Pci. E, peggio, che Bersani non se ne sia accorto. O, peggio ancora, che non se ne siano accorti
i suoi giovani turchi – giovani forse, ma turchi? i turchi veri non sono scemi. 

Fa senso quanto è timido Squinzi, in una situazione di cristi estrema per le aziende che lui in teoria rappresenta. E più di lui il sui giornale, “Il Sole 24 Ore”, il giornale della Confindustria.
Non ci sono più i padroni. Ma neanche gli imprenditori?
Squinzi non ha parlato, e anche ora parla poco, per non disturbare il manovratore, che lo taglieggiava, il governo Monti. Per omertà? Per complicità democristiana: quanti lutti!

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