“Si vota e si rivota a Palermo, e la stella di Leoluca
Orlando non rifulge più. L’uomo è già
scomparso peraltro da qualche anno dalla scena politica nazionale, cdi cui
aveva l’ambizione di essere il leader, a capo della (ex) Dc. Si dedica all’effimero,
qualche festa in piazza gratuita e qualche inaugurazione. Non avendo risanato
il centro-città, né l’amministrazione. E avendo in tutti i modi possibili
scoraggiato l’occupazione.
“Orlando e Riina (i corleonesi) si sostenevano a
vicenda. Perdendo lustro il capo-mafia, e la sua mafia, ha perso smalto il sindaco.
Naturalmente, è solo una coincidenza.
“Ma i due si sostenevano forse non solo per caso.
Orlando per due volte ha preso i voti dei quartieri più mafiosi – in due
sezioni tutti i voti, nessuno escluso, contro ogni legge
della stocastica e dei comportamenti elettorali”.
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