“Oggi ricordiamo l’élite soprattutto per
quanto essa rappresentava di mediocre e di equivoco”. Ma “lo snobismo,
orribile lemure che striscia presso il
leggiadro fantasma della élite, presiede ancora, in mille paradossali reincarnazioni,
alle relazioni sociali della civiltà di massa”. Basta smanettare, anche poco,
sulla rete. “L’élite non è l’ultimo dei motivi per cui il principio individuale,
gloria della civiltà d’Occidente, sta per cedere il posto a un sistema di caste,
che non è certo il miglior contraltare da opporre alle dubbie democrazie che nascono
sui conformismi asiatici”. Le caste, già.
Un pamphlet
che ha venticinque anni, ma niente è cambiato, se a élite si sostituisce la società
civile, i belli-e-buoni della nazione.
Elena Croce, Lo snobismo liberale
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