domenica 19 maggio 2013

Il Centro sacro

Sabato mattina la zona Est di Roma è stata presa dalla Fiom. Il pomeriggio il papa ha preso la parte Ovest della città. Impossibile spostarsi, a meno di non attraversare il Centro. Che però è rimasto impenetrabile, il sabato lo è fino alle tre di notte. Una giornata quindi di code sterminate,  di ingorghi, perché il sabato i vigili non lavorano, e moltiplicazione esponenziale dei fumi.
Non è la prima volta e non è un caso eccezionale. Roma è probabilmente la città italiana che si amministra meglio, ma anche’essa bene e male - male e anche malissimo quando non è amministrata con polso fermo (lo “statale” a Roma ha più arti che altrove per “lavorare a non lavorare”). Ma è preda come tutte le città dei riti dell’ecologia: il Centro Storico è sacro. Anche  se a Roma è vastissimo. Anche a costo della moltiplicazione dell’inquinamento. C’è chi la vacca sacra e chi il Centro sacro
In realtà, come in tutte le applicazioni dell’ecologia, la chiusura dei centri storici ha fini mercantili: adibirli a isole pedonali, centri commerciali all’aperto. Ma, con tipica ristrettezza mentale, anche a costo di avere un Centro vuoto come ieri avveniva, un deserto.

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