O la filantropia è italiana nei confronti di Soros? Di giornali, università, premi letterari, tutti indigenti?
Boitani “Repubblica” confina alle
letterine. In effetti, bisogna dire che il professore non è cerimonioso, “visto che il sottoscritto, come molti altri, si videro
le rate del mutuo aumentare di diversi milioni di lire grazie alla sua
speculazione”, di lui Soros, il filantropo: altro che premi, “considererei
legittimo, ove lo incontrassi, prenderlo a calci per il danno subito”. È troppo
per i correttissimi giornali italiani (si può parlare male solo di Berlusconi).
O c’è la massoneria?
Certo che c’è , cioè non c’è.
Paolo Di Stefano si scandalizza
sul “Corriere della sera” che qualcuno possa rimproverare alla giudice
Boccassini il razzismo esercitato in Tribunale. “Il discrimine tra chiacchiere
da bar e dichiarazioni ufficiali è venuto meno da anni”, argomenta. Mah! In un
certo senso ha ragione, è proprio la barbarie.
Di Stefano si scandalizza dopo aver
ricordato alla giudice, napoletana, che il suo stereotipo razzista “viene in
genere assegnato non all’Oriente ma al Meridione, dai settentrionali”. C’è sempre
qualcuno più razzista.
Nessuno
che accenni, nemmeno per caso, nemmeno il giornale e le tv di Berlusconi, alle
assurde giudici di un processo penale che non
vuole ascoltare la parte lesa. Tre giudici, non una, quindi non è un caso d’incapacità.
O la
parte lesa è Boccassini? Questo sarebbe inquietante, perché tutti la paghiamo.
Stranamente,
al processo Ruby, la Pubblica Accusa non contesta a Berlusconi la subornazione
dei testimoni. Che avrebbe potuto ottenerle una lunga condanna. Forse perché è
un reato certo?
Vedere, seppure su una televisione berlusconiana, un commissario di polizia che conosce le procedure meglio di un giudice, oltre a essere più intelligente, fa impressione. A quando un processino alla Iafrate?
Litizzetto commenta con Fazio che
Brunetta non deve lamentarsi, anche Amato e Maroni “non sono alti”. E
Litizzetto?
Ma perché Litizzetto con Fazio debbono
dirsi di sinistra, e anzi avanguardie della sinistra? Basterebbe dirli antibrunettiani
– pur non essendo molto alti.
Era il re di Prussia che voleva le sue
guardie alte “almeno sei piedi”, Federico Guglielmo. Quello del chiodo, uno che
prendeva a calci i suoi figli e le figlie.
Paola Cortellesi e Serena Dandini
attaccano Paola Ferrari nella loro pièce anti-femminicidi, “Ferite a morte”. La
conduttrice si dice offesa, Cortellesi e Dandini dicono che non è lei, la
“conduttrice bionda” che il marito assassino amava della “Domenica Sportiva”
etc. … Ora, si può essere ipocriti, ma perché di sinistra?
Bob Dylan, che ha cantato per il papa
Giovanni Paolo II, per la Francia repubblicana è “pacifista e drogato”, non
meritevole della Legion d’Onore. La cultura (non) è laica?
È per questo che il presidente (radical)socialista Hollande vuole in Francia una nuova materia di studio, l’etica laica?
È per questo che il presidente (radical)socialista Hollande vuole in Francia una nuova materia di studio, l’etica laica?
Il primo riferimento che viene in mente
al conduttore di Sky Tg, quando gli fanno leggere che è morto Andreotti, è che
“aveva collegamenti con la mafia”. Il Tg 1 della Rai, un’ora dopo, non ne sa
dire niente, giusto quattro parole in sovrimpressione, “è morto Giulio Andreotti”,
scritte magari da qualche redattore anziano. È l’effetto dell’abolizione della
storia a scuola?
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