venerdì 24 maggio 2013

Ombre - 177

L’amministratore di Banca Intesa Cucchiani si dice discepolo di Carli in tutto, specie in fatto di proprietà dei giornali, che Carli considerava delittuosa. Intanto si compra il “Corriere della sera”. Direttamente e, per non sbagliare, tramite il fido Rotelli.

Con 178 testimoni eccellenti lo Stato mafia si è assicurato la audience per almeno 178 udienze. Ma a beneficio di chi? Lo spettacolo lo paghiamo noi.

Manca Moggi fra i testimoni eccellenti. All’epoca era al Torino, ma era nel giro della prostituzione eccellente. E Cicciolina? Ruby no, non era ancora nata, ma Cicciolina era ancora potente in Parlamento.

L’Intellettuale Italiano va a Cannes e si entusiasma per le adolescenti cattive di Ozon e Sofia Coppola. Poi torna in Italia e se la prende con Ruby e le altre veline, “prodotto di Berlusconi”. Si fa dunque la gita a Chiasso senza imparare?

Nessun comico fa Grillo. Il più facile da fare, per aspetto, toni, discorsi, e un soggetto quasi obbligato - non è un comico, pure lui? Per rispetto, si direbbe nel gergo della mafia.

Massimo Gaggi si fa dire dal vice ministro Usa al Tesoro, la leggiadra Jael Brainard, quanto bravo sia stato e sia Monti. La quale non lo dice. Massimo si è perduto nella giungla?

Su denuncia di una bidella disturbata il gip di Roma Elvira Tamburelli dispone l’arresto di una maestra d’asilo al Portonaccio, e della direttrice. Una decisione grave, con grave danno alle famiglie, e agli stessi bambini. È la stessa giudice che sei anni fa da Tivoli sbagliò a Rignano Flaminio, creando danni gravissimi alle maestre e ai bambini di quell’asilo. Su denuncia di genitori disturbati, che filmavano i loro bambini in atti osceni.

Ci voleva la “ferma denuncia” di un ministro, il ministro di destra Alfano, per spingere il Procuratore Caselli, che si vuole di sinistra, ad aprire un’inchiesta per tentato omicidio in Val di Susa. Un atto non nuovo peraltro: insolenze, minacce e violenze sono quotidiane da mesi contro gli operai e i loro familiari.
L’inchiesta di Caselli si sa che finirà in un nulla di fatto. Ma, a questo punto, non sarà il Procuratore  un infiltrato di Alfano?

Imperversa il processo Ruby. In cui la parte lesa, la minorenne, viene definita prostituta e bugiarda dall’accusa che sarebbe la sua difesa. Bella difesa.
Dice: Ruby è detta puttana e bugiarda perché così vuole la legge? Quale legge?

Parla spedita, Ruby, con le consecutio giuste e senza accento. Specie al confronto con le pesantezze dei suoi difensori-accusatori, che sono magistrati – magari figli di magistrati, a Napoli è un titolo d’onore. E guarda semplice e diretta, mentre i difensori-accusatori ghignano, per nascondere con le grinze l’espressione. Ora, la bellezza non è dirimente nelle questioni di verità?

Per essere una prostituta, come dice il Tribunale di Milano, e la figlia di un ambulante marocchino di recente immigrazione, con poca scuola, Ruby non è credibile. Non sarà una principessa? O una spia? Il genere di quelle americane dello scandalo Petraeus.

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