Il genere del dolorismo è diffuso, quasi obbligatorio, per
raccontare i bambini, da Ammanniti a Giordano. Forse per questo Saviano, che by arrangement con Roberto Santachiara
cinque anni fa scrisse per “Repubblica” un saggio su Messi, lo centrò sul
blocco della crescita nella preadolescenza. Il fenomeno del Barcellona dovette
intraprendere una cura ormonale, con un’iniezione al giorno. “Le cure però spezzano in due”, scrisse
Saviano: “Hai sempre nausea,
vomiti anche l’anima. I peli in faccia che non ti crescono.
Poi i muscoli te li senti scoppiare dentro, le ossa crepare”. Niente di tutto questo, dice ora Messi a Gian
Antonio Stella in un’intervista su “Sette”: “Ma no, nessun dolore particolare.
Solo un’iniezione al giorno”. La cura se la ricorda perché era molto costosa.
Messi mostra anche di non sapere niente di Saviano.
“Lo scrittore e
il campione”, il saggio di Saviano, è stato pubblicato il 15 febbraio 2009. Può
darsi che Messi si sia dimenticato di avere incontrato lo scrittore. Il quale peraltro
per metà del saggio parla di Maradona a Napoli. E per l’altra metà, quella dei
dolori del giovane Messi, non dice di averci parlato, solo di averlo
“incontrato” nello spogliatoio del Barcellona. Che, si vede, è come un
marciapiedi o una piazza.
venerdì 21 giugno 2013
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