Dieci
anni fa come oggi, anche senza elezioni in Iran:
“Si ammazzano come mosche gli islamici in Iraq
e in Pakistan, senza pietà per i bambini, le bambine, le scuole, la Croce Rossa, gli ospedali, anzi con più
ferocia contro gli inermi. Nessun servizio segreto o propaganda di guerra
saprebbe “inventarsi” tanta crudeltà. Rimarcando ancora di più la singolarità
dell’Iran
“Dal terrorismo islamico sono cospicuamente
assenti gli iraniani. Per la aloofness
dell’islam sciita nella marmaglia araba. Per la statemanship di una
tradizione politica e di una cultura molto antiche. Per una valutazione
realistica dei rapporti di forza: il regime degli ayatollah può crollare solo
in una guerra – quindi la guerra va evitata.
“Ma è il khomeinismo – e quindi l’Iran – che ha
messo l’islam in urto con il mondo”.
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