Al topo manager
Di quest’Italia corretta
Geniale genitale
Immorale immortale
Tra i segni di sogni
E i sogni di segni,
E il verum factum, verum fictum
Che non è un refuso:
La verità è all’origine
Finzione e invenzione,
E senza non ha argomenti.
Di sognatore
Disegnatore
Di chiese chiuse
Recapitato
Decapitato
Che rode le orde
Gli umori del prato
O gli amori del prete,
E l’adulterio degli adulti,
Avviato avvitato o avvistato,
Perché il sesso è spesso
Pei corruttori di bizze
La porcellona di casa,
E il lattante latitante,
Nel puzzo della solitudine
- O pazzo, pizzo, pezzo –
Di favori segno o regno,
E afrori con trafori,
Tra carretti corrotti
Dalla banda d’affari,
Nella noia ch’era gioia
E divertiva Freud.
La moglie del sardo che in realtà è la moglie del sordo, invenzione di Larbaud, che trascorrerà afasico gli ultimi vent’anni, il Corriere la attribuisce a Grazia Deledda – il Corriere della serra, che non è refuso ma citazione di autorevole giornale a Parigi
(Mare madre è invece
gioco di parole
del Saba freudiano)
Per slittamenti si va
Di senso o slinguamenti
Che in bocca lasciano l’amaro:
Il poeta peta
La gastrite è verbale.
venerdì 19 luglio 2013
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento