Germanista
di cuore oltre che di studi, Bolaffi si spende in difesa della Germania. E
della “nuova Europa” che sarebbe nata dopo la caduta del Muro nel 1989. Non più
quella “di sangue e di ferro”, dice alla tedesca, che sarebbe stata creata
nella guerra fredda, con la Germania divisa. Anche se, bisogna aggiungere, col
contributo decisivo della Germania, allora nella versione mite di Bonn, renana,
del vino e non della birra.
Bolaffi non
dice qual è la nuova Europa, ma ci arriva con un lungo excursus sulla storia
della Germania che dovrebbe esserne il preludio. Comunque utile, anzi
necessario, perché il germanista ha
ragione, della Germania soprattutto non sappiamo nulla.
Sarebbe
proprio il caso di addentrarci sulla Germania qual è oggi, non al tempo di
Goethe e dei limoni. O della Toskana Fraktion, succeduta a quella romagnola.
Nemmeno quella di Arminio naturalmente, del ferro e fuoco. La Germania che vola
sullo spread, accoppiata al deutscher Michel lagnoso, cui tutti
mettono le mani in tasca.
Angelo
Bolaffi, Cuore tedesco. Il modello
Germania, l’Italia e la crisi europea, Donzelli, pp.V-265 € 18
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