Berlusconi dopo Craxi: sono gli unici due
politici colpevoli nei settant’anni della Repubblica. Non di un delitto ma di
“non poter non sapere”: condannati cioè per volontà dei giudici.
Non sono uguali. Berlusconi è un riccastro,
pieno di ville e amanti. In vent’anni di indagini, cinquanta processi, uno
sproposito di rogatorie e missioni all’estero, l’evasione fiscale per cui è
condannato non è stata trovata. Ma non si può dire, magari gliela troveranno.
Craxi invece non aveva rubato nulla – la villa di Hammamet quando la comprò
costava la metà di un appartamento di cento mq. semiperiferico a Roma.
Hanno però molto in comune. Sono milanesi, e
questo già dice molto: Milano periodicamente si fa perdonare il ladrocinio
quotidiano, in Borsa, in banca, e al palazzo di Giustizia, con vittime
sacrificali. E volevano riformare la giustizia, far lavorare i giudici. Da
ultimo con i referendum. Questo non si può, e li accomuna nel giudizio: sono
dei cretini politici? dei suicidi? dei martiri?
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