lunedì 26 agosto 2013

I signori della guerra sono umanitari

Si moltiplicano, senza critiche, senza autocritiche senza mai un bilancio, con buona pace di tutti, e perfino con letizia, le guerre. A questo e a quello per nessun fine, quelli dichiarati essendo palesemente falsi. Si fa la guerra a Assad dichiarandolo dittatore. Cosa che gli Assad sono stati per quasi cinquant’anni. Ora nel nome di un’opposizione democratica senza volto e senza obiettivi. Nemmeno per la forma.
Si è usato dire che si combattevano queste guerre per restaurare la democrazia. Come se il Kossovo, ora, dopo la liberazione, gestito da un (ex) mafioso, ambisse alla democrazia. O l’Afghanistan, l’Irak, la Libia con tutto il Nord Africa.
È un peccato che, col comunismo, sia caduta anche la critica ai “signori della guerra”. Era la teoria del socialismo che le guerre, le guerre moderne, di massa, ora di bombardamenti, siano sempre opera di profittatori. È un peccato perché non c’è altra spiegazione a queste guerre.
Profittatori moderni naturalmente, umanitari. Le bombe sono le stesse, benché più distruttive, e le cannonate, ma si vogliono di pace. Come gli inquinatori che fecero un’industria dell’ecologia. Oggi il veleno è ecologico e la guerra umanitaria. Le bombe sono intelligenti, etc., Sul piano semantico sono piccole ipocrisie. Ma coprono cose spaventose, nelle motivazioni ancora più che negli effetti.  

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