Donatella Stasio, capo servizio
giudiziario del “Sole 24 Ore”, spiega oggi a Berlusconi come evitare
l’improponibilità politica – “per allontanare lo spettro della decadenza da
senatore e della successiva incandidabilità”. Un itinerario dettagliatissimo,
nelle proposizioni principali e nelle subordinate. Di una giornalista, sembra
di capire, non berlusconiana. Il percorso è peraltro della Procura di Milano.
Perché affidarlo a un giornale, sia pure rispettabile?
La Procura di Milano, dunque, che ha
voluto strenuamente, con una ventina di processi, Berlusconi criminale, lo
vuole ora salvo alla politica. Per imbordellire la politica. Per goliardia o
per gli interessi che tutti sappiamo?
Questa Chaouqui che imbarazza il
Vaticano è una del circolo “Vedrò” dei Letta, zio e nipote. Dunque il generone
romano è tornato, insieme con la Dc al potere.
Chaouqui è anche informatrice di
Dagospia, il sito gossip di Roberto D’Agostino subentrato alla defunta Maria
Angiolillo quale confidente del generone – sornione. Anche questo è uguale come
a prima, Roma immutabile.
La gola profonda del Vaticano è dunque
una ragazza, giovane, senza mestiere, volentieri loquace. È vero che i preti
non cessano di stupire, da duemila anni.
Si può dire Francesca Chaouqui una
velina vaticana – o ambrosiana, di che rito è? Non sa fare nulla ma è sempre in
prima pagina. Invece che con i calciatori spopolando con i cardinali, e perfino
col papa, che l’ha fatta sua consulente.
La cosa potrebbe essere infetta,
preferire i cardinali ai calciatori. Ma la velina del papa non è male.
O è Roma che è infetta: è tempo di una
nuova Avignone?
Due giovani in una Smart a Posillipo
vengono derubati di notte. Dopodiché due moto li inseguono per derubarli di
nuovo. Finché una delle due moto non tampona la Smart e i due ladri che la
cavalcavano muoiono. Subito la Procura di Napoli incrimina l’autista della
Smart di omicidio colposo. Poi si dice che Napoli non è efficiente, ma dov’è la
violenza?
Valeria Straneo, quasi quarantenne,
reduce da una grave malattia, conduce dall’inizio alla fine in testa, con grave
distacco sulle altre, la maratona mondiale di Mosca. Fino agli ultimi dodici
metri, quando Edna Kiplagast, che si è limitata a seguirla per la seconda metà
della gara, la supera e vince. In ogni altro contesto Valeria avrebbe vinto. Ma
Edna Kiplagast è africana: è un’altra sensibilità.
L’interculturalismo non l’appiattisce.
Sabato “Repubblica” ha un titolo su
Mediaset che perde il 2 per cento, “per la condanna di Berlusconi”. Martedì
“Repubblica” non dice che Mediaset ha guadagnato il 4 per cento – una settimana
fa. Che nell’ultimo mese è salita del 20 per cento. Che la Deutsche Bank la
vuole a € 4,50 – da 3,20. Informazione? Eppure ci sarebbe materia: perché sale
tanto un’azienda di un settore in crisi?
A Roma ogni pochi giorni fiumane vengono
riversate di dimostranti, in piazza e in corteo. Una ogni cinque giorni,
togliendo le feste, Natale, Capodanno, Pasqua, Ferragosto eccetera. Per una
volta chela manifestazione era di destra, e in un’area limitata, senza danni
per la città, il sindaco Marino la denuncia alla Procura della Repubblica e si
fa pagare i danni al suolo pubblico, 4 mila euro.
Non è stupidità, come dice la destra, è
arroganza – anche se l’arroganza è stupida: i siciliani sanno eroicizzare i
nemici, è la loro specialità.
Sicuramente il partito della
manifestazione accusata da Marino sarà inquisito e condannato. Alla Procura
della Repubblica comanda un altro siciliano, Pignatone.
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