martedì 13 agosto 2013

Ombre - 186

Donatella Stasio, capo servizio giudiziario del “Sole 24 Ore”, spiega oggi a Berlusconi come evitare l’improponibilità politica – “per allontanare lo spettro della decadenza da senatore e della successiva incandidabilità”. Un itinerario dettagliatissimo, nelle proposizioni principali e nelle subordinate. Di una giornalista, sembra di capire, non berlusconiana. Il percorso è peraltro della Procura di Milano. Perché affidarlo a un giornale, sia pure rispettabile?

La Procura di Milano, dunque, che ha voluto strenuamente, con una ventina di processi, Berlusconi criminale, lo vuole ora salvo alla politica. Per imbordellire la politica. Per goliardia o per gli interessi che tutti sappiamo? 

Questa Chaouqui che imbarazza il Vaticano è una del circolo “Vedrò” dei Letta, zio e nipote. Dunque il generone romano è tornato, insieme con la Dc al potere.
Chaouqui è anche informatrice di Dagospia, il sito gossip di Roberto D’Agostino subentrato alla defunta Maria Angiolillo quale confidente del generone – sornione. Anche questo è uguale come a prima, Roma immutabile. 

La gola profonda del Vaticano è dunque una ragazza, giovane, senza mestiere, volentieri loquace. È vero che i preti non cessano di stupire, da duemila anni.

Si può dire Francesca Chaouqui una velina vaticana – o ambrosiana, di che rito è? Non sa fare nulla ma è sempre in prima pagina. Invece che con i calciatori spopolando con i cardinali, e perfino col papa, che l’ha fatta sua consulente.

La cosa potrebbe essere infetta, preferire i cardinali ai calciatori. Ma la velina del papa non è male.

O è Roma che è infetta: è tempo di una nuova Avignone?

Due giovani in una Smart a Posillipo vengono derubati di notte. Dopodiché due moto li inseguono per derubarli di nuovo. Finché una delle due moto non tampona la Smart e i due ladri che la cavalcavano muoiono. Subito la Procura di Napoli incrimina l’autista della Smart di omicidio colposo. Poi si dice che Napoli non è efficiente, ma dov’è la violenza?

Valeria Straneo, quasi quarantenne, reduce da una grave malattia, conduce dall’inizio alla fine in testa, con grave distacco sulle altre, la maratona mondiale di Mosca. Fino agli ultimi dodici metri, quando Edna Kiplagast, che si è limitata a seguirla per la seconda metà della gara, la supera e vince. In ogni altro contesto Valeria avrebbe vinto. Ma Edna Kiplagast è africana: è un’altra sensibilità.
L’interculturalismo non l’appiattisce.

Sabato “Repubblica” ha un titolo su Mediaset che perde il 2 per cento, “per la condanna di Berlusconi”. Martedì “Repubblica” non dice che Mediaset ha guadagnato il 4 per cento – una settimana fa. Che nell’ultimo mese è salita del 20 per cento. Che la Deutsche Bank la vuole a € 4,50 – da 3,20. Informazione? Eppure ci sarebbe materia: perché sale tanto un’azienda di un settore in crisi?

A Roma ogni pochi giorni fiumane vengono riversate di dimostranti, in piazza e in corteo. Una ogni cinque giorni, togliendo le feste, Natale, Capodanno, Pasqua, Ferragosto eccetera. Per una volta chela manifestazione era di destra, e in un’area limitata, senza danni per la città, il sindaco Marino la denuncia alla Procura della Repubblica e si fa pagare i danni al suolo pubblico, 4 mila euro.
Non è stupidità, come dice la destra, è arroganza – anche se l’arroganza è stupida: i siciliani sanno eroicizzare i nemici, è la loro specialità.

Sicuramente il partito della manifestazione accusata da Marino sarà inquisito e condannato. Alla Procura della Repubblica comanda un altro siciliano, Pignatone. 

Pisapia fa le ronde, “unità mobili sociali”, dopo aver trattato con freddezza la ministra Kyenge. Mentre attacca da extraparlamentare Dolce & Gabbana – extra di destra o di sinistra? destra e sinistra non fanno differenza a Milano.

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