L’Onu
ceca le prove dei bombardamenti chimici in Siria. Mentre la flotta Usa prende
posizione per un “intervento da avvertimento”. L’Iraq non ha insegnato nulla?
Il
presidente americano non vuole una guerra in Siria, ma la sua flotta prende posizione.
Per la tattica dell’ammuìna? Perché il presidente americano non conta niente?
“Se
chiama il papa, siate naturali”, consiglia il “Corriere della sera”. Se il papa
chiama al telefono.
6.500 fallimenti in sei mesi.
Trentacinque al giorno. La statistica dei tribunali fallimentari non interessa
“Il Sole 24 Ore”, che non ne fa nemmeno una breve nelle sue 36 pagine grandi.
Bisogna essere ottimisti?
Bo
Xilai è alto 1,86. Per diminuirlo gli affiancano in tribunale due marcantoni da
due metri, in divisa da poliziotto. Poi dice che il comunismo non ha fantasia.
L’
“Occidente” vuole intervenire in Siria in una guerra civile di cui non sa
nulla. La sua opinione pubblica non sa nulla.
A favore della parte avversa al regime siriano, della quale non si sa
nemmeno da chi è composta e cosa vuole. Finita
la guerra fredda, siamo tornati alle cannoniere?
Perché
tante guerre agli arabi? Obama e la Germania sono contro la guerra alla Siria, Bonino
è arrabbiata, come ogni altro in Occidente, solo la Francia vuole una guerra “comunque”.
Benché governata dai socialisti pacifisti. Come già in Libia la volle Sarkozy,
a nessun fine pratico.
Sarkozy
era gollista, uno della grandeur, e
questo può spiegare la guerra. Hollande è massone più che socialista. Anche
questo basta a spiegare il suo bellicismo?
I
tre sindaci Pd di città siciliane si schierano per Renzi. Sono ex
Popolari, Dc insomma.
L’esito
del compromesso è chiaro, ma l’ex Pci ancora non l’ha capito.
Il vescovo di Mazara del Vallo Mogavero
non si occupa dei tanti disgraziati che gli muoiono davanti ogni giorno, si
occupa di Berlusconi. Ne sente impellente l’urgenza, fa sapere ai giornali. Per
dire: “Se è stato con dannato, è colpevole”.
Il perfetto sepolcro imbiancato. Si vede
che li fanno vescovi ora senza che abbiano letto il Vangelo.
Amina, femenista tunisina, si dissocia,
in Femen denunciando un complotto. Israeliano dice. Non molto originale . Ma
non senza senso. Femen, ucraina di nascita, si è segnalata per l’opposizione
politica in Russia, non in Ucraina, e in
alcuni paesi islamici. Qui per la liberazione della donna. Che però non si fa
col nudo, dall’esterno.
guarda che Civati il dottorato l'ha finito da un pezzo; sono quegli ignorantoni dei giornalisti che non sanno la differenza tra un "dottorando" e un "dottore in ricerca"...
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