¡Hasta la victoria! contro i giudici. Tutto
si svolge come se la condanna di Berlusconi fosse una commedia, un guevarismo
rovesciato, da volgere al maggior successo. In tre mosse, a quel che è dato
vedere, a tre effetti.
Non
accettare il cammino verso la
rieleggibilità che la Procura di Milano gli ha disegnato, tramite i servizi
sociali e la cancellazione della pena. Tirare invece in lungo l’espulsione dal
Senato attraverso i cavilli procedurali.
Da ultimo, ricorrere contro la legge Severino alla Corte Costituzionale. Senza
esito positivo immaginabile. Ma con l’effetto di: 1) guadagnare dieci-dodici
mesi di conduzione del gioco; 2) disintegrare il Pd, più di quanto il Pd non si
disintegri per le correnti interne; 3) far celebrare i referendum sulla
giustizia. Cinque referendum che sarebbero sicuramente un successo, di
partecipazione e di sì, che Berlusconi potrebbe ascriversi a merito.
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