Non si
sa dalla fonte, Marino non parla più, ma nello spoil system che vuole applicare
a Roma soprattutto punterebbe a sostituire il vertice dell’opera, dopo quello dei
vigili urbani. Più che dell’Ama, Atac e altre municipalizzate. Per un motivo: intervenire
prima che la stagione parta e irrobustisca l’attuale dirigenza, che nelle
passate stagioni ha lavorato con grande successo, rianimando un’istituzione da
tempo morta.
Nel
mirino è il sovrintendente, Catello De Martino. Il direttore artistico Alessio
Vlad ha lavorato e lavora soprattutto col centro-sinistra.
La
sostituzione del sovrintendente, in sé, non pone problemi a Marino: l’ex
direttore dell’Itg, International Technology Group, allora Eni, non è forte
nemmeno col centro-destra. Ma il suo allontanamento potrebbe comportare il no
di Riccardo Muti, direttore onorario a vita. O un gesto clamoroso dello stesso
Muti. Anche se Muti è il vero obiettivo di Marino, allontanarlo.
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