Perché
Strasburgo e non la Consulta? L’una cosa non esclude l’altra. Ma la mossa di
Berlusconi è chiara: evitare l’ennesima condanna per direttissima dalla
Consulta. Mentre Strasburgo è sempre un’ipoteca imprevedibile.
Questo
sito aveva già spiegato l’orientamento il 30 agosto, “Il problema Berlusconi è
Pulcinella”. La Consulta è ritenuta faziosa. E già orientata a respingere il
ricorso sulla retroattività in tempi stretti - così come la Cassazione aveva espresso
la sua condanna ad horas, un caso senza
precedenti. Pendente il ricorso a Strasburgo, la Corte costituzionale dovrebbe
darsi prudenza, almeno nei tempi.
Dopo
la scelta di appoggiare i referendum di Pannella per la giustizia giusta Berlusconi
ha peraltro una sola via d’uscita, far durare la legislatura. Almeno fino all’estate
2014, per permettere la tenuta dei referendum. Mentre i giudici, Cassazione e
Consulta compresi, sono impegnati a far finire la legislatura prima per evitare
i referendum. Strasburgo si pronuncerà appunto tra un anno, quando i referendum
saranno stati votati.
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