venerdì 27 settembre 2013

Il liberale progressivo, il socialista proporzionale

Non è un’ironia della storia che Visentini, liberale, avanzasse il fisco progressivo mentre Fuà, socialista, fosse per il proporzionale. Parliamo degli anni 1970, quando il fisco attuale, la “riforma Visentini”, andò a regime. Fua tempererà la proposta, ma non la rinnegherà, dieci anni dopo, dopo i guasti della riforma Visentini, proponendo una diversa modulazione di tutto il dispositivo fiscale in “Troppe tasse sui redditi”, che il suo coautore, Emilio Rosini, rende ora disponibile online.
Quello del professor avvocato Visentini era il solito terribilismo italiano ineffettuale, più minaccioso se possibile di Befera coi suoi incredibili redditometri – una presa di giro? - e altrettanto inefficace. Di una persona sicuramente onesta e tuttavia “avvocato dei ricchi”, come lo labellava Scalfari, in privato. Ridurre l’Iva e non lasciarla tutta al consumatore privato moltiplicherebbe le entrate di un buon terzo. Ridurre la progressività completerebbe la riconquista di tutto il quarto di reddito nazionale ora presidiato dall’evasione.

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