“Voglio
la geografia economica nei licei”, pare abbia proclamato la ministra della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca Scientifica Carrozza.
Senza la geografia. E senza la storia?
La
ministra ha preannunciato anche una riforma dell’università, l’ennesima: “Mai
più un laureato che arriva a 25 anni senza aver mai avuto un’esperienza come
cameriere o assistente di libreria”. Una riforma pratica?
I
marpioni riuniti a Cernobbio dallo studio Ambrosetti, imprenditori e affaristi,
si aspettavano uno squarcio illuminante sulla crisi e l’economia. E l’hanno
avuto: avranno un motivo in più per farla vedere ai figli, debosciati,
bamboccioni. I camerieri e gli assistenti di libreria invece non si sa: si
sentiranno più lusingati o più disprezzati?
Quanto
ai laureati, non sarebbe meglio dargli un vero mestiere? Stagnaro, per esempio.
È più sporco ma rende più di un lavoretto, molti ci campano, anche bene, pure
quelli che pagano l’Iva e l’Irpef.
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