È
come se Obama facesse la guerra agli arabi per imporre loro l’assolutismo. Chiamandolo
democrazia. Invece dei regimi tollerabilmente bonapartisti in essere da metà
Novecento. Cioè è così, ma sotto tre o quattro paradossi, cioè paraventi.
Questo
è quello che gli Usa e i “volenterosi” fanno da dieci anni – da trenta
allargando l’obiettivo alla Somalia, all’Afghanistan e al Libano: gli Usa i “volenterosi”
adibiscono all’assolutismo sunnita. Dell’islam cioè, in una sua confessione. Che
non accidentalmente è quella dei potentati arabi che la impongono con gli Usa e
i volenterosi: l’Arabia Saudita, gli Emirati, sopratutto il Dubai, e il Qatar.
Essi stessi assolutisti per antica tradizione, anche se di ceppo recente.
Il
fatto è acclarato e non sarebbe scandaloso. Se non che comporta l’abbandono all’estremismo
sunnita anche delle comunità cristiane. Qelle recenti, missionarie, di epoca
coloniale, in Nord Africa e in Pakistan. E quelle da sempre radicate e ampie,
in Siria, Egitto, Libano, Iraq. Il fatto è scandaloso anche per i paraventi di
cui si copre
Si
pretende che questo assolutismo sia democratico perché è maggioritario, in
libere elezioni. Mentre le masse arabe saranno sicuramente di credenti di buoni
mussulmani, ma la democrazia vuole regole, non masse. Si contrasta il
terrorismo in alcune espressioni e lo si forma e alimenta in altre - nella
figura del ribelle e del resistente, già in Libia e ora in Siria. La rivolta è
per se stessa buona. Specie se si fa in piazza. Meglio ancora col martire. Senz’altro,
senza cioè definirsi.
Gli
esempi di questa sovversione assolutista sono quotidiani. Già in Egitto. Da sempre
nell’Iraq dopo Saddam: è come se i sunniti volessero liquidare la maggioranza sciita
demograficamente, liquidandola ogni giorno a diecine. Anche in Siria, la
minoranza alauita al governo, che doveva assicurare un equilibro tra sunniti e
sciiti, viene combattuta come frangia sciita. E in Libano.
Una
considerazione è forse possibile su queste evidenze. Sulla base anch’essa di un’evidenza.
le confessioni hanno sempre coabitato prima dell’alleanza Usa-Arabia Saudita e
dell’offensiva sunnita. L’odio religioso è estraneo forse, non solo agli
interessi, ma anche al sentire delle masse. Ciò che si combatte è una lotta di
potere, dei califfati arabi per la loro sopravvivenza. Dell’assolutismo, nel
nome della democrazia – la contemporaneità vuole i tuoi tributi.
Nessun commento:
Posta un commento