Le dimissioni in
massa hanno zittito pure Grillo. Berlusconi si scopre: è un diavolo.
La Commissione Ue fa
causa all’Italia per la mancata applicazione delle norme europee sulla
responsabilità civile dei giudici. Dopo aver atteso due anni che l’Italia desse
esecuzione a una condanna nel merito della Corte europea. Una condanna di cui
non abbiamo mai saputo nulla. Paura?
“Mai rispettata la sentenza europea
del novembre 2011, secondo la quale l’Italia
protegge i magistrati in modo eccessivo dalle conseguenze del loro operato”, spiega “Repubblica”.
Non ce lo poteva dire prima?
Titolone in
cronaca “Corriere della sera-Roma”: “Pregiudicato ucciso da due killer in moto.
Dietro al delitto forse la criminalità”. Potrebbero essere stati due amanti, traditi?
Il criminale
Craxi è celebrato da Napolitano. Per paura che la Corte di giustizia europea ci
faccia causa?
Uno tra
Borrelli, che Napolitano omaggia alle prime della Scala, e Craxi, che
Napolitano celebra ai convegni, deve essere un criminale. Ma quale dei due? Il
socialismo vuole certezze - mica è il prete, che tutti assolve.
Si discute alla
“Domenica sportiva”se il giudice sportivo darà una giornata di squalifica a
Balotelli, espulso per doppia ammonizione oppure due. Gene Gocchi è di altro
parere: “Se il giudice è Esposito gli dà cinque giornate”. Oh, il giudice non
gli dà tre giornate? L’Italia è proprio dei comici.
Luciano Gallino
rimprovera alla Fiat su “Affari & Finanza” di non essere la Germania. Siamo
già al culto? Della forza.
“Nel 2003,
l’anno prima che Sergio Marchionne prendesse il comando in Fiat, il gruppo
(Fiat) produsse ancora nel paese 1.026.000 automobili”, dice Gallino. Non è
vero, ma ammettiamo. Ora ne produce 397.000, meno del Belgio, o della Slovacchia.
Perchè? Gallino non lo dice, salvo insinuare che la colpa è di Marchionne.
Anche come
propaganda, questa sociologia è inutile, troppo compromessa.
Il minor costo e
la mobilità del lavoro si apprezza molto, ma solo in Germania. Anche da Landini
quando va da Floris. Anche la sociologia si è landinizzata?
Singolare
cronaca dei giornali d’informazione del Pd, “Repubblica”, “Messaggero”, “Corriere
della sera”, “Stampa”, sul Pd. Una pagina al più, incolore. Anche se le liti
sono furibonde. Molte pagine invece su Berlusconi, le figlie di Berlusconi, la
fidanzata di Berlusconi, Brunetta, perfino Forza Italia. Per ridere naturalmente.
Se non si ride i giornali non si fanno?
Il maestro Roman
Vlad, arrivato ventenne a Roma nel 1938, vi fu allievo di Casella, e collaboratore
di Petrassi e Dallapiccola. L’uno “un fascista onesto”, diceva, il secondo “un
antifascista un po’ meno onesto”.
Vlad si dimise
da sovrintendente all’Opera di Roma nel 1981 perché i sindacati avevano
ottenuto l’indennità sede disagiata per gli spettacoli a Caracalla. Dove ognuno
vorrebbe passeggiare.
L’avevano
ottenuta anche per i non convocati al lavoro a Caracalla: un’indennità assenza.
Si lamenta la
giudice Galli, che ha condannato Berlusconi prima di Esposito, dopo avergli
negato i testimoni a difesa: “C’è una lesione forte del nostro diritto”. Poi
dice che il giudice non è equanime.
Questa giudice Galli è quella che assolse il voto di scambio mafioso di Pavia? Sì, è la stessa: odia la pm Boccassini, ma di più odia Berlsuconi.
Condanna palese vogliono Grillo e Rodotà in
Parlamento per Berlusconi, anzi pollice verso, senza tastierino. Dalle
leggi ad personam alle leggi contra personam.
Chi si
somiglia si piglia? Ma appellandosi alla costituzione?
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