giovedì 26 settembre 2013

Ombre - 191

Le dimissioni in massa hanno zittito pure Grillo. Berlusconi si scopre: è un diavolo.

La Commissione Ue fa causa all’Italia per la mancata applicazione delle norme europee sulla responsabilità civile dei giudici. Dopo aver atteso due anni che l’Italia desse esecuzione a una condanna nel merito della Corte europea. Una condanna di cui non abbiamo mai saputo nulla. Paura?
Mai rispettata la sentenza europea del novembre 2011, secondo la quale l’Italia protegge i magistrati in modo eccessivo dalle conseguenze del loro operato”, spiega “Repubblica”. Non ce lo poteva dire prima? 

Titolone in cronaca “Corriere della sera-Roma”: “Pregiudicato ucciso da due killer in moto. Dietro al delitto forse la criminalità”. Potrebbero essere stati due amanti, traditi?

Il criminale Craxi è celebrato da Napolitano. Per paura che la Corte di giustizia europea ci faccia causa?

Uno tra Borrelli, che Napolitano omaggia alle prime della Scala, e Craxi, che Napolitano celebra ai convegni, deve essere un criminale. Ma quale dei due? Il socialismo vuole certezze - mica è il prete, che tutti assolve.

Si discute alla “Domenica sportiva”se il giudice sportivo darà una giornata di squalifica a Balotelli, espulso per doppia ammonizione oppure due. Gene Gocchi è di altro parere: “Se il giudice è Esposito gli dà cinque giornate”. Oh, il giudice non gli dà tre giornate? L’Italia è proprio dei comici.

Luciano Gallino rimprovera alla Fiat su “Affari & Finanza” di non essere la Germania. Siamo già al culto? Della forza.

“Nel 2003, l’anno prima che Sergio Marchionne prendesse il comando in Fiat, il gruppo (Fiat) produsse ancora nel paese 1.026.000 automobili”, dice Gallino. Non è vero, ma ammettiamo. Ora ne produce 397.000, meno del Belgio, o della Slovacchia. Perchè? Gallino non lo dice, salvo insinuare che la colpa è di Marchionne.
Anche come propaganda, questa sociologia è inutile, troppo compromessa.

Il minor costo e la mobilità del lavoro si apprezza molto, ma solo in Germania. Anche da Landini quando va da Floris. Anche la sociologia si è landinizzata?

Singolare cronaca dei giornali d’informazione del Pd, “Repubblica”, “Messaggero”, “Corriere della sera”, “Stampa”, sul Pd. Una pagina al più, incolore. Anche se le liti sono furibonde. Molte pagine invece su Berlusconi, le figlie di Berlusconi, la fidanzata di Berlusconi, Brunetta, perfino Forza Italia. Per ridere naturalmente. Se non si ride i giornali non si fanno?

Il maestro Roman Vlad, arrivato ventenne a Roma nel 1938, vi fu allievo di Casella, e collaboratore di Petrassi e Dallapiccola. L’uno “un fascista onesto”, diceva, il secondo “un antifascista un po’ meno onesto”.

Vlad si dimise da sovrintendente all’Opera di Roma nel 1981 perché i sindacati avevano ottenuto l’indennità sede disagiata per gli spettacoli a Caracalla. Dove ognuno vorrebbe passeggiare.
L’avevano ottenuta anche per i non convocati al lavoro a Caracalla: un’indennità assenza.

Si lamenta la giudice Galli, che ha condannato Berlusconi prima di Esposito, dopo avergli negato i testimoni a difesa: “C’è una lesione forte del nostro diritto”. Poi dice che il giudice non è equanime.

Questa giudice Galli è quella che assolse il voto di scambio mafioso di Pavia? Sì, è la stessa: odia la pm Boccassini, ma di più odia Berlsuconi.

Condanna palese vogliono Grillo e Rodotà in Parlamento per Berlusconi, anzi pollice verso, senza tastierino. Dalle leggi ad personam alle leggi contra personam.
Chi si somiglia si piglia? Ma appellandosi alla costituzione?

Tutti curati all’assemblea del Pd, “precisi”, nemmeno un capello fuoriposto. Seri, professionali. Non sbracati, nemmeno nell’eloquio, niente bottegai, artigiani, operai, disoccupati. Specie le donne, sono modeste e curate, specie nell’eloquio, genere professoressa-Rai 3. Questo si può dire del Pd: la fiducia di sé non manca, niente crisi d’identità. 


 Un ministro del Tesoro che chiede un’intervista per dire che i conti sono a rischio è una novità assoluta. Non un dilettante, uno che è direttore generale della Banca d’Italia. Che ogni giorno sa come funzionano i mercati, tra riservatezza e indiscrezione. Avremo per questo Saccomanni negli annali?

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