venerdì 25 ottobre 2013

Delendo Marino

Il partito dei caltagironiani l’ha prima spinto a sottoscrivere i costi maggiorati per la metro C, e ora lo crocifigge. Lo stesso con i vigili urbani. nessuna concessione di Marino sembra bastare al loro sindacato. Con la burocrazia del Comune, il segretario generale e il capo della ragioneria. E sopratutto con i giornali di partito, che a Roma sono le cronache locali dei grandi giornali, “Repubblica” e “Corriere della sera” – per i quali Marino è diventato, spregiativamente, “il sindaco in bicicletta”. Oltre al “Messaggero” di Francesco Gaetano Caltagirone, è di lui che si parla.
Ignazio Marino ha provato a smarcarsi dai partiti nella gestione del Comune, ma il Pd non lo tollera: alzo zero contro il sindaco. Bettini, l’anima dei democrat nella capitale, ha aperto il fuoco e Marino non sa più da che parti guardarsi: non fa delibere, non fa lavorare il Consiglio comunale, si è circondato di inesperti, 75 assuzioni a chiamata diretta, per una spesa di cinque milioni, di stipendi annuali, sarà commissariato… Il prossimo passo dovrebbero essere le dimissioni di uno o più assessori, Flavia Barca per prima.

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