I capricci dell’amore – di cui sono
ancora la più vera realtà, che oggi si trascura, tra responsabilità e libera
scelta. Sono i primi tre racconti di Chelli, da lui pubblicati su “L’Apuano”
nel 1871, la gazzetta ufficiale della provincia di Massa, di cui fu direttore
per un decennio fino al 1876 e al trasferimento a Roma.
A Roma Chelli fu presto narratore di
fama – e presto dimenticato - nel solco verista-verghiano. Ma la sua cifra è diversa,
come avevano intuito Calvino e Pasolini nel revival dello scrittore massese
negli anni 1970. Fuori dal dolorismo che è la linea maestra della narrativa
italiana. I tre racconti, esumati da
Paolo Giannotti ne confermano la forte introspezione, col tratto lieve.
Gaetano Carlo Chelli, Racconti dell’Apuano, Vuelleti, pp.
110€ 10
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