martedì 29 ottobre 2013

L’amore nella nuvola

Una storia d’amore epistolare lunga una pratica di assunzione, col “lei”, tra l’applicante e la segretaria d’azienda, un vedovo e una single, reduce da un fidanzamento di venticinque ani. “La doccia è stata fantastica”, scrive lei, che più osa, nello scambio più osé, “ma non sono riuscita a immaginarlo nudo. Secondo me lei di sotto non è nudo”. Perché è una storia di esseri incorporei, nella nuvola elettronica. Per questo, si penserebbe, pieni di umori, senza censure, e invece sono solo scherzosi: la vanitas è al quadrato.
O la rete è il più grande palcoscenico da “Corrida”. Anche se poco frequentato: storie inimmaginabili l’attraversano a ogni istante, ma con scarso interesse delle arti - si ricorda la trilogia “Millennium” dello svedese Stieg Larsson, il film “Viol@” della messinese Donatella Maiorca, già quindici anni fa, e che altro? I due solitari non sanno peraltro che dirsi, spesso si scambiano lunghissime canzoni, di Aznavour, di Omara Portuondo
Una storia “col contagocce”, la vuole l’autore, di riserve più che di slanci. Come deve, forse, essere una relazione via e-mail. Che finirà "spiegata", coi  dei titoli di coda. Un apologo, quindi. Si dovrebbe dire dell’impossibilità di essere. Ma Vigo, umorista e pubblicitario, è più interessato al divertimento: come si possono svagare due adulti soli e un po’ solitari. Senza impegno. In due posti “remoti”, tra Toulouse e Perpignan. Una partita di battute, una partitina di battutine, lunga due mesi, l’orizzonte di un “buon film francese”, come lo vuole lei.
Vincenzo Vigo, Allego alla presente il mio amore per lei, fuori|onda, pp. 125 € 8

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