Avallato
purtroppo da Napolitano, che pure sa di che si tratta, l’equivoco dei tecnici
salvatori della patria – da ultimo Monti e Saccomanni - sta affossando la
patria stessa. Tutti bravi solo a introdurre tasse. Che non riducono il debito
e anzi lo incrementano. E butterebbero benzina sulla recessione, se la
disoccupazione di massa fosse un fuoco e non un ammasso di cenere.
La
verità funziona all’opposto: non si può buttare via la politica. Abbiamo avuto
e abbiamo economisti a ministri del Tesoro e presidenti del consiglio tecnicamente
incapaci perché politicamente incapace. Incapaci anche di managerialità, di
scelta oculata nel rischio.
C’è
l’equivoco di Ciampi, che però era un tecnico improprio. Un filosofo che aveva
trovato posto in banca, ma era soprattutto un politico sensibile, e
equilibrato.
Abbiamo
anche avuto abili tecnici rigettati dalla politica. Il nome è quello di
Tremonti, l’unico ministro del Tesoro abile e l’unico che Berlusconi abbia
silurato, per due volte. Ma questo lo mettiamo a carico della politica, e di
Berlusconi.
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