È Fazio
l’obiettivo dello scandalo Maradona? È possibile, anzi è la sola possibilità –
Maradona è come quando giocava: non cade mai.
L’argentino
ha irriso l’Agenzia delle Entrate, che è andata in pompa a sequestragli l’orecchino,
dicendo che voleva farsi pubblicità sfruttando la popolarità del campione. È vero,
tutti gli ascoltatori gli abbiamo dato ragione: gli accertamenti e le notifiche
fiscali si fanno seriamente. Né Maradona può essere sospettato: è nato e
cresciuto a sinistra, è castrista e perfino chaveziano. La reazione del Pd, e
dei gestori montiani della Rai, è sproporzionata, al fatto e anche al gesto. Di
sinistra (insomma Rcs) è infine la sponsorizzazione di Maradona, con la vita e
le opere in dieci dvd della “Gazzetta dello sport”.
La reazione,
in questo quadro, non si capisce. Tanto più che Maradona non ha irriso al
pagamento delle tasse, ma al modo sbagliato di esigerle, invece cioè di
chiederle a chi di competenza. Un’altra verità, un po' come quando si mandava Sophia Loren in carcere a Caserta senza motivo, giusto per le fotografie. Se non si vuole colpire Fazio,
non si capisce.
In
questo quadro, si capisce che il conduttore da qualche tempo faccia eccezione
al democratismo della sua trasmissione, invitando ogni volta un berlusconiano,
Alfano, Brunetta, Fitto, etc. Anche Litizzetto, che sempre opprime i fan di Fazio, per quanto democrat
sinceri, con alluvionate di Berlusconi, da qualche tempo divaga. Prima di
Maradona addirittura con un sermone interminabile sul diritto dei bambini di
giocare al pallone nei giardini pubblici, senza la museruola. Diceva per dire?
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