Scritto nel 1950-52, insieme ai racconti
dei “Ventitre giorni della città di Alba”, ma pubblicato nel 1969, sei anni
dopo la morte di Fenoglio, sembra un calco di Cassola – o viceversa. Nella
forma, perfino nel lessico, e nella materialità del disadattamento, della
piccola vita di paese dopo la grande guerra e la Resistenza.
La grande differenza è che Cassola è
tuttora persona non grata - per
non essere passato da Vittorini, è lui
lo sdoganatore? ma chi era Vittorini?
Beppe Fenoglio, La paga del sabato
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