domenica 20 ottobre 2013

Ricetta Simenon, lo squallore del disamore

Le solite vite squallide, nell’eccezionalità del racconto – qui Simenon pretende che un quarantenne ritorni a casa, dopo vent’anni di assenza, e nessuno lo riconosca. Di chi vive a prestito, di soldi, di desiderio: il segreto di Simenon è palese, anche se non c’è nelle corpose “Memorie intime”, è il disamore.
È la storia non eccezionale di quello che chiede soldi a tutti, un po’ scroccone un po’ vittima di se stesso. Una delle forme simenoniane di anomia che si tollerano perché non cruente, ma che finiscono male, è inevitabile, la debolezza si travia. In questo caso una lettura quanto mai deprimente. È uno dei pochi, se non l’unico, non riediti in francese dei tanti Simenon - di cui quindi Adelphi si conferma editore di riferimento.
Georges Simenon, Faubourg, Adelphi, pp. 136 € 16

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