Nulla dunque di penale a carico di
Annamaria Cancellieri. Nulla neanche di eticamente riprovevole – la
raccomandazione. E politicamente la vicenda rimane fredda. Perché allora la Procura di Torino fa scandalo, con
indiscrezioni e intercettazioni, sula vicenda Cancellieri. Sulla scarcerazione
per motivi di salute di Giulia Ligresti? Tanto più che la Ligresti liberata ha
subito patteggiato, un anno e un’ammenda.
Due sono le letture che si danno. Una è la
messa in mora del ministro della Giustizia, contro ogni progetto o idea di
riforma: i giudici non amano i politici di giudizio autonomo. Nel linguaggio
mafioso è un “avvertimento”. L’altra lettura lega il ritardato scandalo al
fatto che i Ligresti all’improvviso patteggiano, riavutisi dagli arresti, e quindi
escono dal processo. Possono cioè dire d’ora in poi quello che vogliono. Le
indiscrezioni-intercettazioni sarebbero di ammonimento a usare prudenza, perché
altre possono essere in archivio.
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