mercoledì 6 novembre 2013

Il deserto politico

Un piccolo ma non insignificante passaggio nel diario politico di quindici anni fa:
“D’Alema lascia il partito a Veltroni senza una spiegazione, una sola. E senza una critica. Una sola.
“Di organi rappresentativi del partito non si parla nemmeno. Un partito di 10-12 milioni di voti.
“Non è che non ci sia spazio, nella transizione, per la politica. Che il posto della politica sia stato preso da affaristi e dagli uomini senza volto. È che la politica non c’è, non ha alcun soffio.  Negli stessi partiti tradizionali prevalgono i regolamenti fra sodali, senza idee, senza proposte, in un piccolo cabotaggio del (vuoto di) potere.
“Che non ci sia stata una domanda, un commento, un’irrisione, un gesto inconsulto nella vicenda, fa capire di più, che non c’è più un humus per la politica. L’Italia come deserto per la politica.”

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