Bizzarramente
è ancora disponibile, benché a sconto, questo libro falso sul falso – si voleva
pure maschio – J.T.LeRoy. Mentre non è più disponibile il vero libro-intervista
successivo sulla vera Laura Albert. Con un effetto di doppia estraniazione: la
vicenda e la Pigmei resteranno una pietra miliare nella via dei falsi, oggi
un’autostrada. Pigmei stessa è una che lavora per
Mondadori, così scrive nei suoi profili, ma twitta contro Berlusconi, che di Mondadori è il padrone, e dunque
gioca anche lei al falso – sarà un maschio vero?
Si legga la
presentazione del falso libro: “Icona pop e talentuoso scrittore, J.T. LeRoy è
riuscito in brevissimo tempo a conquistare riconoscimenti da parte della stampa
internazionale e di rockstar del calibro di Tom Waits, Suzanne Vega e Bono. In
questo libro la Vera Storia di J.T. LeRoy e della sua ascesa: dalle stazioni di
servizio del West Virginia, dove si prostituiva insieme alla madre, alle
copertine di tutte il mondo. E ancora: il racconto del suo soggiorno in Italia,
un'antologia di commenti, la bibliografia commentata, un racconto della
traduttrice italiana, stralci inediti del suo diario online”. Una prosa non stravagante:
è veritiera, su un presupposto falso. Solo esagera il vezzo americano delle
biografie rozze d’autore, che sempre si vogliono tagliaboschi, manovali,
drogati e rottinculo, mentre solitamente sono iperletterati – sempre più dei
sofisticatissimi, per così dire, autori italiani, che vengono dal tema in
classe.
La vicenda
è semplice. Con lo pseudonimo J.T.LeRoy, Laura Albert ha scritto due libri di
grandissimo successo, anche di critica, “Sarah” e “Ingannevole è il cuore più
di ogni cosa”. Corredandosi di una biografia inventata: maschio, giovanissimo,
perduto, tra stupri, marchette, droga. Il filone della violenza sui minori
ingravidando di ogni eccesso. Fino al 2005, due anni dopo la pubblicazione di
questo “Chiedilo agli angeli. La vita e i libri d J.T.Leroy”, con “foto dello
scrittore in varie occasioni”. Fino cioè a quando “New York”, il settimanale, e
il “New York Times” ne rivelarono l’identità – per prolungare il successo con
lo scandalo.
Lo scandalo
si cercò peraltro pruriginoso – con poche e scontate scuse per l’inganno.
L’intervista con cui culmina il “riconoscimento” Laura Albert vira sul
piccante. Il godimento di tutta una vita, seppure ancora breve, a inventarsi
maschio, benché sposa e madre. La progressiva identificazione col maschio
J.T.LeRoy anche dell’impersonatore, una donna: nei servizi fotografici, in tv,
alle presentazioni dei libri. Un set di “Ingannevole è il cuore” dove la coca
gira come l’insalata – il film americano di Asia Argento, con un cast
rispettabile e perfino venerabile, presentato alla Quinzaine des réalisaturs a
Cannes nel 2004. I rapporti fiammeggianti di Asia col lui\lei che impersonava
J.T.Leroy, col vero impersonatore, la propria cognata di Laura. La verità è una
buona vendita.
Valentina
Pigmei, Chiedilo agli angeli. La vita e i libri di J.T.LeRoy,
remainders, pp. 147 € 5,50
Laura Albert, Essere
J.T.Leroy
Nessun commento:
Posta un commento