Uno 007 della
pirateria. Alle isole Ebridi, quando la notte è proprio nera, fitta di pioggia
e di nebbia – e anche il mattino. Di un Fleming dimenticato ma molto migliore del
modello alla lettura. Anche visivamente: James Bond è mozzarella di fronte a
Philip Calvert. Che può pure cantare un inno alla “vecchiaia”, alla bellezza e
all’agilità della voglia di essere. Nel suo modesto ruolo di best-sellerista, autore
dei “Cannoni di Navarone”, poi alcolizzato, lo scrittore scozzese che imparò l’inglese
da adulto testimonia la potenza creatrice del racconto.
Alistair
MacLean, Ora zero: operazione oro
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