lunedì 18 novembre 2013

Ombre - 198

Dopo il quasi dimezzamento dell’elettorato in Sicilia, la Basilicata va oltre, sfondando il 50 per cento: ha votato il 47,6 per cento. Qui non possiamo nemmeno dare la colpa a Berlusconi, la regione Basilicata è di sinistra.

Il Pd si divide (su Cancellieri, le tasse, le primarie, i circoli vuoti), chiude le sezioni, sospende il tesseramento, ma il “Corriere della sera” fa oggi sei pagine su Berlusconi, una sul Pd. Berlusconi paga almeno la pubblicità?

Appena passata di mano, Fonsai è dichiarata la compagnia di assicurazioni meglio amministrata d’Italia, ed è la stella di Borsa – ha raddoppiato di valore in dieci mesi..

Dopo Dolce & Gabbana, il pool reati economici della Procura di Milano, una diecina di giudici diretti da Francesco Greco, beccano Vanessa Incontrada, sempre per evasione fiscale. Poca roba, per il resto Milano è a posto.
Qualche calciatore, però, non guasterebbe.

Reclutato a un’assurda campagna contro l’Opera di Roma e il maestro Muti, Valerio Cappelli ne compara sul “Corriere della sera” i numeri con la Scala: pochi spettatori a Roma rispetto a quelli di Milano. Soprattutto considerando che Roma è città turistica. Ma i turisti a Roma hanno il Colosseo cui pensare, San Pietro, Trevi, perfino il Vittoriano, le masse sono perverse. A Milano invece la Scala, non hanno altro.

Carmine Gallo è un sottufficiale di Polizia che si è segnalato a Milano contro la ‘ndrangheta (rapimenti di persona) e la droga. Sottoposto a vari processi, è stato assolto ultimamente dalla Cassazione in quanto vittima di vessazioni da parte dei Carabinieri del Ros. Uno pensa di aver letto male.

La Guardia di Finanza deposita in ritardo di due mesi la “notazione” sul traffico telefonico di Antonino Ligresti con Anna Maria Cancellieri. In tempo per 5 Stelle. Dice: avevamo altro da fare.

C’è una Spectre in Italia? C’è. Regnante Napolitano, Comandante in Capo delle Forze Armate.

Ghedini trova la strada maestra per Berlusconi nell’affidamento ai servizi sociali, che estingue anche la condanna ed evita l’incandidabilità politica. La soluzione che la Procura di Milano aveva individuato - e pubblicizzato, in una serie minuziosa, sul “Sole 24 Ore, a cura di Donatella Stasio, capo servizio giudiziario – subito a ridosso della condanna del giudice Esposito:

“L’intera vicenda della trattativa”, lo Stato-mafia, “è costellata di episodi e rivendicazioni dal movente poco chiaro”. Non piacciono più al “Corriere della sera” le minacce di Riina, e lo dice in un articolo anonimo. Omertà? Resipiscenza?

Le minacce di Riina al pm dello Stato-mafia forse sono vere forse no. Le interpretazioni del procuratore Capo di Palermo Messineo sono invece vere, nel senso che Messineo l’ha detto: Riina vuole morto il pm Di Matteo “per ordini superiori”.

Di  Matteo era pm a Caltanissetta quando le indagini sulla strage di Borsellino e della scorta furono deviate su una falsa pista. Per caso, certamente, o incapacità. Il giudice Grasso, da Palermo, le indirizzò sulla pista giusta. Divenendo per questo Procuratore Nazionale Antimafia , senatore, e presidente del Senato. Da qui ora fa lega con Di Matteo, e questo è strano: sembrava avesse ancora un gradino da scalare, al Quirinale.

Catello De Martino ha fatto dell’inesistente, costosissima, Opera di Roma il miglior teatro d’opera italiano degli ultimi tre anni. Perfino stupefacente la penetrazione del belcanto, in forma di opere intiere, con recitativi e cori, nelle scuole elementari, con Mozart e Verdi, e in questo 2013-2014 Leoncavallo. Ma se ne deve andare: il sindaco Marino vuole la sua poltrona. Anche a costo di passare per il commissariamento – con un uomo suo. 

Questo sito l’aveva detto, Marino vuole un uomo suo all’Opera di Roma. Ma non per questo Marino lo fa: i “novissimi” della politica sono come i vecchi, forse più avidi.

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