Domani decade Berlusconi ma la commedia
continua. Putin avrebbe consegnato a Berlusconi un passaporto diplomatico
russo, assicurano alcuni giornalisti. No, l’avrebbe nominato ambasciatore della
Russia in Vaticano, assicurano altri giornalisti. Impunemente: il lettore non
ha difese.
Ma Putin non è un eroe della libertà? Avendo
concesso asilo a Snowden, l’ex agente Cia che ha svelato le magagne di Obama. Magari
Berlsuconi a Mosca ci svelerà altri segreti.
Berlusconi ha appena finito di sciorinare le
“prove” a sorpresa contro una delle sue tante condanne milanesi, che sul
milanese “Corriere della sera” Luigi Ferrarella sa che sono false, sbagliate,
errate. Con tanto di foto, fotocopie, protocolli, testimonianze in remoti
tribunali svizzeri, francesi e
americani. Giornalismo? Giustizia? Servizi?
La potente Procura
ambrosiana è inerme contro Berlusconi, scrive “Il Fatto Quotidiano”. Il
senatore decadente le ha bloccato per sette anni una rogatoria in Irlanda. E
questo si può capire, l’Irlanda resta un paese di preti, anche se ora protegge
le finanziarie. Ma le ha bloccato anche un’altra rogatoria a Hong Kong. Per “i
buoni uffici dell’ex senatore Idv Sergio De Gregorio”, scrive “Il Fatto”. Hong
Kong, cioè la Cina. Così vicina, anzi nelle mani di De Gregorio?
Meglio un socio scomodo, il governo cinese, con
un manager sgradito alla famiglia, che la Fiat-Chrysler, la quale avrebbe assicurato
la continuità al manager e alla famiglia – la famiglia sono i Peugeot. Due
giorni dopo la visita a Roma, il presidente francese Hollande impone alla
famiglia la sua scelta.
Otto minuti dopo il sì della Camera al ministro
Cancellieri, la Procura di Milano ha già in rete una dichiarazione di Salvatore
Ligresti contro la stessa. Aveva il “lancio” d’agenzia pronto, aspettava il
voto per licenziarla – licenziare la dichiarazione. Resa da Ligresti il 15
dicembre. Al giudice Luigi Orsi, il pm di De Benedetti.
Ora che
è morto,si scopre che il maestro D’Orta, ultimo Grande Pedagogista, era stato
allontanato da scuola, pensionato baby a quarant’anni o poco più, su denuncia
dei genitori. Non per pedofilia, allora non usava. Perché i genitori volevano
che fossero i loro figli i protagonisti del film di Lina Wertmüller su “Io,
speriamo che me la cavo”. Le Autorità non poterono imporre la scrittura, ma
sollecite allontanarono il maestro.
Il
“Corriere della sera-Roma” ha scoperto che la sorella di Catello de Martino, il
dirigente dell’Opera, è violinista, suona per fondazioni e opere buone della
provincia romana, e quindi è in conflitto d’interesse. Anche il marito della
sorella violinista è in conflitto d’interesse, ha scoperto il “Corriere della
sera”, in quanto è sindacalista all’Opera di Roma. Delenda Roma, o solo l’Opera
di Roma?
Dunque,
Scalfari vorrebbe Benigni al Quirinale. Dopo Grillo, che ci voleva Fo. Non per
ridere.
I
chierici non tradiscono, si divertono.
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