martedì 26 novembre 2013

Ombre - 199

Domani decade Berlusconi ma la commedia continua. Putin avrebbe consegnato a Berlusconi un passaporto diplomatico russo, assicurano alcuni giornalisti. No, l’avrebbe nominato ambasciatore della Russia in Vaticano, assicurano altri giornalisti. Impunemente: il lettore non ha difese.

Ma Putin non è un eroe della libertà? Avendo concesso asilo a Snowden, l’ex agente Cia che ha svelato le magagne di Obama. Magari Berlsuconi a Mosca ci svelerà altri segreti.

Berlusconi ha appena finito di sciorinare le “prove” a sorpresa contro una delle sue tante condanne milanesi, che sul milanese “Corriere della sera” Luigi Ferrarella sa che sono false, sbagliate, errate. Con tanto di foto, fotocopie, protocolli, testimonianze in remoti tribunali svizzeri, francesi e  americani. Giornalismo? Giustizia? Servizi?

La potente Procura ambrosiana è inerme contro Berlusconi, scrive “Il Fatto Quotidiano”. Il senatore decadente le ha bloccato per sette anni una rogatoria in Irlanda. E questo si può capire, l’Irlanda resta un paese di preti, anche se ora protegge le finanziarie. Ma le ha bloccato anche un’altra rogatoria a Hong Kong. Per “i buoni uffici dell’ex senatore Idv Sergio De Gregorio”, scrive “Il Fatto”. Hong Kong, cioè la Cina. Così vicina, anzi nelle mani di De Gregorio?

Meglio un socio scomodo, il governo cinese, con un manager sgradito alla famiglia, che la Fiat-Chrysler, la quale avrebbe assicurato la continuità al manager e alla famiglia – la famiglia sono i Peugeot. Due giorni dopo la visita a Roma, il presidente francese Hollande impone alla famiglia la sua scelta.

Otto minuti dopo il sì della Camera al ministro Cancellieri, la Procura di Milano ha già in rete una dichiarazione di Salvatore Ligresti contro la stessa. Aveva il “lancio” d’agenzia pronto, aspettava il voto per licenziarla – licenziare la dichiarazione. Resa da Ligresti il 15 dicembre. Al giudice Luigi Orsi, il pm di De Benedetti.

Ora che è morto,si scopre che il maestro D’Orta, ultimo Grande Pedagogista, era stato allontanato da scuola, pensionato baby a quarant’anni o poco più, su denuncia dei genitori. Non per pedofilia, allora non usava. Perché i genitori volevano che fossero i loro figli i protagonisti del film di Lina Wertmüller su “Io, speriamo che me la cavo”. Le Autorità non poterono imporre la scrittura, ma sollecite allontanarono il maestro.

Il “Corriere della sera-Roma” ha scoperto che la sorella di Catello de Martino, il dirigente dell’Opera, è violinista, suona per fondazioni e opere buone della provincia romana, e quindi è in conflitto d’interesse. Anche il marito della sorella violinista è in conflitto d’interesse, ha scoperto il “Corriere della sera”, in quanto è sindacalista all’Opera di Roma. Delenda Roma, o solo l’Opera di Roma?

Dunque, Scalfari vorrebbe Benigni al Quirinale. Dopo Grillo, che ci voleva Fo. Non per ridere.
I chierici non tradiscono, si divertono.

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